Usa: I sierpositivi potranno entrare

"Se vogliamo essere leader mondiali nella lotta all'Hiv dobbiamo comportarci da leader"
Barack Obama.
Cancellata una delle più intolleranti leggi della storia umana.
Dopo l'approvazione della legge nazionale contro l'OMOFOBIA, il Presidente americano Barack Obama con la firma su una nuova legge ha cancellato il vergognoso divieto in vigore negli USA dal 1987 che impediva a qualsiasi straniero HIV+ di entrare, anche solo per turismo negli Stati Uniti. Anche a moltissimi americani HIV+ che per motivi vari o di lavoro risiedevano all'estero fu impedito di rientrare dopo l'approvazione della legge-divieto.
Molti di loro rimetteranno piede nel loro paese dopo più di 20 anni.
La vergognosa legge fu fortemente voluta dai settori più conservatori del Partito Repubblicano, dalla destra cristiana (Christian Coalition) e dalla Chiesa Cattolica degli Stati Uniti.
Uomo simbolo di questa Santa Alleanza antigay e anti-persone sierpositive fu il Senatore Repubblicano Jesse Helms, omofobo e dichiaratamente razzista (nella foto - morto nel 2008), che convinse il Presidente Ronald Reagan a firmare la legge.
Oggi la legge è difatti non più applicata dopo che nel 2008 il Senato Americano (ancora in epoca Bush), cancellò
il divieto, su pressione del Senatore Democratico John Kerry (lo sfidante di Bush nel 2004), il movimento LGBT americano e lo stesso Obama.
Con il prossimo Gennaio la legge che di fatto sostituisce quella vecchia, entrerà in vigore con la firma
presidenziale di ieri.
La stessa legge aumenta gli stanziamenti di fondi per la ricerca la cura e la prevenzione dell'HIV.
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da rainews24.it del 30/10/2009
A partire dal prossimo gennaio cadra' il divieto che impedisce ai cittadini stranieri portatori del virus Hiv di
entrare negli Stati Uniti o di chiedere un visto di immigrazione.
Barack Obama ha firmato questa mattina il provvedimento che mette fine alla norma, adottata negli anni '80, che il
presidente americano ha definito "radicata nella paura piuttosto che nella realta'".
Il divieto, contenuto nel Ryan White Care Act, entro' infatti in vigore in un'epoca in cui la conoscenza delle
modalita' di diffusione del virus era ancora limitata. "Se vogliamo essere leader mondiali nella lotta all'Hiv dobbiamo
comportarci da leader", ha detto Obama che ha cosi' portato a termine il processo di revisione della legge iniziato
sotto l'amministrazione Bush.
Gia' nel 1991 il Parlamento tento' di rimuovere la norma ma si scontro' con l'opposizione dei gruppi conservatori di
Washington. Gli Stati Uniti sono tra i pochissimi Paesi al mondo in cui e' ancora in vigore un simile divieto. Obama ha
sottolineato lo spirito bipartisan con cui i parlamentari hanno rimosso un atto che per molto tempo "ha spinto molte
persone a non condurre test sull'Hiv e che ha impedito che molti malati affrontassero la malattia".
Per sensibilizzare l'opinione pubblica il presidente si sottopose lui stesso a un test per l'Hiv durante un suo
viaggio in Kenya due anni fa. La legge firmata oggi estende inoltre i fondi per la cura della malattia negli Usa
aumentando del 5% i finanziamenti.
Ogni anno dei programmi sanitari inclusi nel provvedimento beneficiano circa 500 mila malati in America.
La legge e' intitolata al nome di Ryan White, il cui caso divise l'opinione pubblica all'inizio degli anni '80 quando
il ragazzo, che aveva allora 13 anni, fu espulso dalla sua scuola dopo aver contratto il virus con una trasfusione di
sangue.